Nicoletta Furlan

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Leggere stratificazioni

“Leggere stratificazioni” è la doppia personale delle artiste Chiara Coltro e Nicoletta Furlan, esposta a Porta San Giovanni, Padova, fino al 7 giugno. La porta, che in passato rappresentava un luogo di transito, oggi viene rivissuto, riattraversato da mostre temporanee che trovano al suo interno una meravigliosa e suggestiva cornice. Il titolo di questa doppia personale, Leggere stratificazioni, nasce dalle riflessioni delle artiste: “ “Giorno dopo giorno, fatti, decisioni, emozioni, parole de1 “Leggere stratificazioni” è la doppia personale delle artiste Chiara Coltro e Nicoletta Furlan, esposta a Porta San Giovanni, Padova, fino al 7 giugno. La porta, che in passato rappresentava un luogo di transito, oggi viene rivissuto, riattraversato da mostre temporanee che trovano al suo interno una meravigliosa e suggestiva cornice. Il titolo di questa doppia personale, Leggere stratificazioni, nasce dalle riflessioni delle artiste: “ “Giorno dopo giorno, fatti, decisioni, emozioni, parole dette e non dette, sorrisi, sguardi, incontri e occasioni mancate... così la vita acquista pesantezza o leggerezza”.A partire da questa considerazione Coltro e Furlan si confrontano sul tema seguendo un percorso che, dal figurativo all’astratto, traduce, attraverso l’uso di diversi materiali, la sensazione di “stratificazione emotiva”. Due movimenti pittorici uniti insieme da un forte elemento musicale: “La musica è una matematica misteriosa i cui elementi partecipano dell’Infinito. Essa è responsabile dei movimenti delle acque, del gioco delle curve descritte dalle mutevoli brezze; niente è più musicale di un tramonto” così scriveva Claude Debussy nel suo “I bemolli sono blu”. Debussy era affascinato dalla tonalità, termine che descrive sia l'ambito musicale che pittorico. Una certa tonalità pennella l'energia sia del suono che del segno. Ecco allora apparire una chiave di lettura straordinaria per avvicinarci alle opere di Coltro e Furlan. Se seguiamo i loro quadri musicalmente per forza di cose approdiamo a Scriabin, il primo compositore a sostenere ci fosse stretta relazione tra i colori e le note. Scriabin si era costruito un pianoforte con i tasti colorati e componeva intrecciando melodie al di fuori del senso comune, lasciandosi trascinare dal colore: un do maggiore è un rosso fuoco, un re è giallo, un la è verde acceso, un fa è indaco. Come suonano i quadri di Furlan? Furlan che è forse la più intimista delle due autrici, riavvolge e tesse il filo della luce per regalarci suggestioni pittoriche che riverberano nelle musicalità dei “Quadri di un'esposizione” di Musorgskij. E come suonano i quadri di Coltro? Coltro che ha sguardo morbido e sensuale, che accoglie l'apertura dei grandi spazi, delle immensità, e riflette estatico sulla grandiosa bellezza. La presenza della natura in Coltro non è un riverbero come in Furlan, quella di Coltro è natura potente, eppure sempre dolce, intrisa di tenerezza. Coltro dipinge grandi campiture blu. Come i Notturni di Chopin.
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